Colori
Sassari, Tipografia della Nuova Sardegna
Il tesoro degli angioni
Giacinto Satta
p. 39
Ed in capo al letto, la sagoma nera e rigida della cassapanca!
p. 46
Il Carli fece anzitutto un’attenta e scrupolosa ispezione [...], e raccolse, con un sorriso di soddisfazione sotto i suoi grossi baffi grigi, la punta del coltello che doveva essersi spezzata nel forzare la cassapanca ed era caduta all’interno.
p. 49
Ed era pur gentile la povera fanciulla, coi suoi capelli bruni naturalmente ondulati attorno alla fronte bianca, coi suoi occhi castani dall’espressione di inalterabile dolcezza, e la piccola bocca sorridente.
p. 55
L’individuo, ultimo arrivato, che rispondeva al bizzarro nomignolo di Falcu cecu – una figura, storica anche questa, di malfattore gallurese che una sua arditissima evasione dal carcere di San Leonardo rese celebre più che non l’abbiano fatto i suoi delitti – era un giovane già sulla trentina, di media statura, ma robustissimo, dal viso largo, ossuto, mal squadrato, i capelli e la corta barba d’un biondo di lino sbiadito, gli occhi grigi, piccoli, affossati, affetti da un leggero strabismo.
p. 64
Chi aveva banco in quel momento era, o appariva dagli abiti, un contadino agiato, d’un’età piuttosto matura, come lo dimostrava il grigio dei folti mustacchi e della corta barba.