Colori
Sassari, Tipografia della Nuova Sardegna
Il tesoro degli angioni
Giacinto Satta
p. 8
Mandò giù a stento qualche sorso dell’ardente bevanda ed un fugace rossore gli salì al volto.
p. 14
Nel fondo di questa cantina, all’angolo estremo di sinistra, sotto lo strato di terriccio sparso uniformemente dapertutto sul suolo delle cantine, è una pietra quadrangolare, una larga pietra nera i cui lati alquanto irregolari formano presso a poco un quadrato.
Il tesoro è la sotto. Nell’angolo corrispondente a questo punto troverai nel muro, una pietra bianca macchiata e rigata...
p. 15
Il vento di greco che non aveva cessato di soffiare in tutto il giorno e pareva raddoppiato di violenza verso il tramonto, aveva accumulato una fitta nuvolaglia nera su tutte le cime scaglionate nel lembo occidentale della Nurra, come baluardi a difenderla dall’assalto del mare.
E sulle onde, bianche di spuma, s’addensava sempre più opaca la nebbia che, a poca distanza dalla costa, si confondeva coll’acqua e col cielo fosco e basso, d’un grigio sporco uniforme, appena colorato in quel momento dalla luce sanguigna diffusa dal tramonto.
p. 15
La domanda era rivolta al compagno, un vecchio doganiere dai baffi ed i capelli brizzolati e la faccia riarsa ed arrossata dal sole e dal vento, che seduto presso di lui si ostinava vanamente a tirare qualche boccata di fumo da una sua vecchia pipa annerita dall’uso.
p. 19
Il giovane guardò, aguzzò gli occhi e finì per distinguere, sebbene a stento e confusamente, sotto il promontorio, un punto nero che a primo aspetto chiunque avrebbe scambiato per uno scoglio.
Ma, fissandolo con più attenzione, non tardò ad avvedersi che quel punto nero, quasi indistinto nella nebbia, si muoveva.