Colori
Roma, Tip. G. Ciotola
L'eremita di Ripaglia ossia l'antipapa Amedeo VIII di Savoia
Stefano Sampol Gandolfo
pp. 78-79
La bella abitatrice della Villa Vercellese è la Baronessa Vedova Normand, la più giovane e bella delle due signore vestite e velate di nero, che abbiam veduto alla Casa Rossa, ed alla Chiesa dell’Eremo di Ripaglia.
p. 85
Pendevano i nobili convitati dai cenni della bella regina della mensa, quando essa alzatasi e preso in mano il suo calice dorato, concedetemi, esclamò col suo roseo labbro, che nel colmo dell’onore e della gioia, io vi saluti ancora una volta, miei eccelsi Ospiti, e beva alla vostra felicità ed alla vostra gloria
p. 88
La Baronessa, offerto con un inchino uno dei fiori al principe e l’altro al Barone, passò nuovamente con essi nel padiglione, bevette con essi un roseo liquore, e con essi, nella stessa guisa con che vi erano entrati, tornò nel suo salone di gala.
p. 91
Il segretario della Baronessa […] introdusse il cacciatore in una graziosa saletta, ove stava ad attenderlo con un libro in mano, ma ritta in piedi ed elegantissimamente vestita tutta di bianco, e colle sue belle ed ampie treccie dietro le candidissime spalle, la leggiadra e in quel momento leggiadrissima Vedovella.
p. 97
Il sovrano colore per la toletta di una bella signora, è il nero. Ove è un altro colore, che più o meglio del nero faccia spiccare il roseo, il pallido, il cilestre, il corallino, il candido, il purperco, l’oro, il lapislazzuli, l’argento, lo smeraldo, l’onice, il diamante?
La intelligente Baronessa Normand fu del nostro avviso. Essa […] sedeva regina nel salone, in tutto lo splendore delle sue bellezze, delle sue grazie, e delle sue preziosissime gemme, vestita di nero.