Contatti con altri paesi
Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 1945
Cenere
Grazia Deledda
p. 124
- Anch'io sono nato per caso nel villaggio di Fonni, - egli disse, guardandola in viso. - Sì, sono nato a Fonni; mi chiamo Anania Atonzu Derios.
p. 124
- È di Nuoro, lei?
- Sì, ma sono nata là per caso.
p. 126
La cameretta pareva la cella d'una monaca; il lettino candido, odorante di spigo, ricordava i semplici giacigli di certe patriarcali abitazioni sarde. Ma intanto egli ricordava la prima notte passata a Nuoro e il bacio furtivo di suo padre, e di momento in momento aspettava che l'uscio s'aprisse, e un'ombra si avanzasse, nel chiarore della lampadina, e un bacio rivelatore gli sfiorasse la fronte!
p. 126
Ho cambiato casa: sto presso una signora sarda che dice di esser nata a Nuoro, è una buona donna, simpatica, molto devota; ha per me delle cure veramente materne, tanto che mi ha dato la sua camera in attesa della partenza d'una bellissima signorina inglese che deve cedermi la sua.
p. 131
- Ebbene, datemi una tazza di caffè, allora! Come è buono il vostro caffè! Solo mia madre, a Nuoro, riesce a farlo altrettanto buono. Volete venire con me, a Nuoro?