Colori
Milano, Mondadori, 1972
Paese d'ombre
Giuseppe Dessì
p. 288
Il vecchio se ne stava appoggiato alla ribalta del suo banco con le dita divaricate, che erano diventate bianche dallo sforzo e il labbro inferiore, umido di saliva, gli tremava.
p. 289
Era la prima volta che si usava il cemento a Norbio, e mentre la matita lavorava sul foglio di carta bianca, Castaldi spiegava i pregi del nuovo materiale che consentiva costruzioni rapide e durature.
p. 292
Benché lavorasse in miniera da vari anni, aveva il torace largo e i fianchi stretti fasciati da una fusciacca rossa nella quale teneva infilato un coltello.
p. 292
Fischietto, il contadino, era commosso e beveva uno dopo l’altro i bicchieri di vino rosso che Maria Rosario offriva su un vassoio di legno laccato.
p. 293
Angelo bevve con loro il vino rosso poi, dopo tanto tempo, si accese un sigaro toscano tutto intero.