Colori
Milano, Mondadori, 1972
Paese d'ombre
Giuseppe Desś
p. 181
ldquo;«Ci riesco perché in questa stagione hanno la cresta molto rossa!».
p. 181
I confratelli delle Anime indossavano, durante le cerimonie religiose, una cappa rossa, quelli di Nostra signora con la cappa bianca, con due buchi per gli occhi, ma tutti indistintamente portavano sotto la cappa la leppa, il coltello sardo lungo almeno un palmo e mezzo, simile al machete usato nei paesi dell’America latina dai tagliatori di canna da zucchero
p. 183
Ferraris si era abituato ai neri e forti sigari sardi che sceglieva accuratamente uno per uno all’appalto; troppo forti per Angelo che riusciva appena a fumare le sigarette senza nemmeno aspirarle.
p. 184
Angelo aveva imparato a leggere una mappa fin dal tempo in cui aveva ricostruito la ferrovia a scartamento ridotto, e riconobbe subito in quel foglio giallino la regione di Aletzi, con due torrenti che scorrevano tortuosi in fondo alle vallate e in mezzo, come posato dalla mano di un dio, il conico colle boscoso: Monte Mei.
p. 190
Una notte, alla metà di agosto un bagliore sinistro arrossò il cielo dietro la cima del Monte Homo.