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Colori

Milano, Mondadori, 1972

Paese d'ombre

Giuseppe Dessì

p. 156
Lei era lì, rannicchiata, calda sotto le vesti, stretta nel suo scialle di lana rossa che lui riconosceva al tatto nel buio, come un cieco.

colori

p. 156
Lui sapeva l’ora anche senza guardare il grosso orologio che si portava dietro, sempre preciso, sempre infallibile, caldo dello stesso calore del suo sangue, animato della stessa vita che, sul quadrante bianco diventa visibile, udibile, nel suo ticchettio &helli

colori

p. 160
Zio Antoneddu aveva cominciato ad affumicarlo col suo sigaro nero e puzzolente soffiato attraverso gli appositi tubi, che finivano nelle froge del bue e dell’asino: un vapore azzurrino che simulava molto bene il fiato di due bestie ben nutrite in una notte gelida e faceva correre brividi di freddo nella schiena degli spettatori.

colori, flora e fauna

p. 160
Il maresciallo benché malcontento e deluso, la notte di Natale, come sempre, indossò e fece indossare ai suoi quattro militi la grande uniforme col pennacchio rossoblù sulla lucerna e il caratteristico moschetto a tracolla e andò in chiesa con mezz’ora di anticipo sulla funzione, a montare la guardia al paffuto bambolotto roseo che era stato adagiato nella mangiatoia vuota. Zio Antoneddu aveva cominciato ad affumicarlo col suo sigaro nero e puzzolente soffiato attraverso gli appositi tubi, che finivano nelle froge del bue e dell’asino: un vapore azzurrino che simulava molto bene il fiato di due bestie ben nutrite in una notte gelida e faceva correre brividi di freddo nella schiena degli spettatori.

colori, flora e fauna

p. 161
ldquo;Il segreto fu mantenuto, e solo all’ultimo momento, davanti alla porta di casa dei Cadoni, alla luce delle candele che le serve tenevano alte, Valentina vide Angelo non vestito in costume, come si aspettava, ma alla «francese», con un abito scuro, la camicia bianca con il colletto inamidato, la cravatta di seta color perla e il cappello a staio, come «i signori» […] Comare Verdiana aveva indossato per l’occasione il costume di Norbio, con la sua collana d’oro a quattro giri e i pesanti bottoni di diversa grandezza che ornavano il giubbetto a fiori e la candida camicia. […] E c’era tutto il paese vestito a festa. La chiesa si riempì, e molte voci si unirono in coro, le donne con le donne, gli uomini con gli uomini che, in chiesa, restavano sempre separati come nel tempo antico&rdquo

colori, costumi

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