Colori
Milano, Mondadori, 1972
Paese d'ombre
Giuseppe Dessì
p. 73
laquo;Quello non è un frate» urlò Feliciano De Murtas dall’alto del suo cavallo nero.
p. 75
Ferraris, rosso in faccia, urlava i suoi ordini, ma si faceva capire più con i gesti che con le parole.
p. 75
Avvolto nel mantellaccio nero stette un poco a pensare.
pp. 76-77
Pareva che la naturale capacità di comando dell’ingegnere si potenziasse attraverso la voce del ragazzo che gridava gli ordini dall’altro del suo cavallo bianco.
p. 77
Dalla folla si levava un brusio di voci che si confondeva con il rombo del torrente; ma al di sopra di tutti i rumori si alzavano acute voci di donna che dalle case chiamavano i bambini e l’aria era piena di nomi freschi che la percorrevano come fringuelli, entro la cortina di pioggia color fango.