Colori
Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 1941
Elias Portolu
Grazia Deledda
p. 121
Era Maddalena, bella e splendida nel suo costume di sposa; fra le braccia teneva il bambino coperto dalla mantiglia di scarlatto orlata di seta azzurra; e il bimbo, quando la madre gli faceva danzar davanti al visetto gli amuleti di argento e corallo appesi al suo piccolo collo, alzava le manine di rosa e sorrideva socchiudendo gli occhi verdognoli luminosi.
p. 121
Ma egli non se ne accorgeva; i suoi occhi verdognoli si smarrivano in lontane visioni.
p. 125
Una grave costernazione regnava in casa Portolu; Maddalena piangeva sinceramente; zia Annedda aveva acceso due lampade e detto le parole verdi; e le parole verdi avevano risposto che Pietro doveva morire.
p. 127
Maddalena, già vestita da vedova (e la veste nera la rendeva assai graziosa, così giovane e fresca com'ella era) cercava di calmarlo, parlandogli a voce bassa. Molti parenti erano già venuti; la casa era tutta immersa nel buio.
p. 128
E il sogno insidioso lo vinceva: l'aria di primavera, pura e fragrante, saliva alla sua cella; e dalla finestra appariva uno sfondo di cielo così profondo, così azzurro!