Colori
Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 1941
Elias Portolu
Grazia Deledda
p. 87
In quel tempo Pietro seminava il frumento, la cui semente era stata serbata in un'arca sarda antica di legno nero posta nella camera degli sposi.
p. 89
Maddalena aveva cessato di piangere appena ricevuto lo schiaffo; s'era fatta bianca come un cadavere e tremava tutta d'ira e di dolore, ma aveva istantaneamente capito che se non mutava metodo veniva a causare gravi disgrazie in famiglia.
p. 93
Infatti frequentava l'ovile un ragazzino, figlio d'un pastore vicino, gente molto povera. Era un po' scemo, ma buono, lacero, così magro e nero che sembrava una statuina di bronzo.
p. 94
Maddalena e le amiche vestivano da gatte, indossavano cioè gonnelle scure, una allacciata alla vita, l'altra al collo, e avevano la testa imbacuccata con uno scialle; gli uomini erano mascherati da turchi, con larghe sottane bianche strette ai ginocchi, e corsetti femminili, di broccato a vivi colori, messi all'inverso, allacciati dietro e con la parte del dorso sul petto.
p. 96
Nessuno protestò contro i nuovi venuti; anzi subito un uomo vestito da frate, col volto tinto di giallo, invitò al ballo una delle nostre mascherine che accettò senza tanti complimenti.