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Colori

Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 1941

Elias Portolu

Grazia Deledda

p. 72
Venne l'estate. Tutta la tanca diventò d'un bel giallo pallido, tranne nelle macchie e lungo la riva del ruscello dove la vegetazione prese un rigoglio tropicale.

colori

p. 72
Che profonde dolcezze di sfondi c'erano adesso laggiù, nei mattini splendenti, nei crepuscoli d'oro-roseo, nelle notti brillanti di stelle, purissime, quando la luna nuova calava misteriosamente sui boschi taciti!

colori

p. 73
Nella sua tristezza egli aveva posto odio agli uomini; anche suo padre e Mattia lo disgustavano, e quindi li fuggiva, vagava tutto il giorno attraverso la gialla e ardente solitudine della tanca, e passava le notti all'aperto.

colori

p. 75
Intanto, sulla linea dei boschi, sui lontani orizzonti, il cielo svaniva in uno splendore di perla: le greggie pascolavano ancora, in lontananza, spandendo nella solitudine notturna il melanconico tintinnio delle loro campanelle.

colori, flora e fauna

p. 76
Gli pareva di attraversare un luogo pieno di roccie mostruose, di cespugli spinosi, di cardi secchi, illuminato da una luce azzurrognola di luna.

colori, flora e fauna

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