Colori
Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 1941
Elias Portolu
Grazia Deledda
p. 36
L'installamento dei Portolu fu in breve fatto. Zia Annedda depose in un buco del muro il suo canestro di dolci, il suo pane, il suo caffè: sul focolare mise la caffettiera e la pentola; lungo la parete distese il sacco, la coperta, il guanciale di stoffa rossa, e collocò il cestino di canna con le chicchere e i piatti.
p. 38
Tutto taceva nella metallica quiete del pomeriggio; davanti a loro i monti pittoreschi di Lula si profilavano nitidi e turchini sul cielo puro, e in lontananza, tra il verde della brughiera, i cavalli correvano agilmente, inseguendosi in rapidi giri.
p. 39
Il corsetto rosso-scarlatto, aperto sulla candida camicia, e il fazzoletto fiorito d'orchidee e di rose, la rendevano abbagliante.
p. 39
- Salute a tutti, salute al priore, salute a quel piccolo prete rosso. Dio lo guardi, si vede che è un prete, sebbene sia in pantaloni.
p. 39
Intanto s'avviavano verso la chiesa per un sentieruolo appena tracciato fra le macchie e i cespugli, tra il verde dell'erba fragrante.