Gente
Milano, Mondadori, 1972
Paese d'ombre
Giuseppe Desś
p. 71
Anche quell’anno la gente di Norbio aveva aspettato inutilmente la pioggia per mesi e mesi, aveva portato in processione la statua di San Rocco, e alla fine, come spesso accade dopo una lunga siccità, le cateratte del cielo si erano aperte.
p. 72
ldquo;La gente, memore dei disastri delle inondazioni precedenti, si radunava in piazza Frontera: le donne, scalze, con le sottane rimboccate come quando andavano al fiume a lavare i panni, gli uomini, a cavallo, avvolti negli ampi mantelli di orbace nero con il cappuccio a punta calato sugli occhi”. p. 72 (vedi anche colori e gente)
p. 72
ldquo;La gente, memore dei disastri delle inondazioni precedenti, si radunava in piazza Frontera: le donne, scalze, con le sottane rimboccate come quando andavano al fiume a lavare i panni, gli uomini, a cavallo, avvolti negli ampi mantelli di orbace nero con il cappuccio a punta calato sugli occhi”. p. 72 (vedi anche colori e gente)
p. 72
La gente, memore dei disastri delle inondazioni precedenti, si radunava in piazza Frontera: le donne, scalze, con le sottane rimboccate come quando andavano al fiume a lavare i panni, gli uomini, a cavallo, avvolti negli ampi mantelli di orbace nero con il cappuccio a punta calato sugli occhi.
p. 72
La gente, memore dei disastri delle inondazioni precedenti, si radunava in piazza Frontera: le donne, scalze, con le sottane rimboccate come quando andavano al fiume a lavare i panni, gli uomini, a cavallo, avvolti negli ampi mantelli di orbace nero con il cappuccio a punta calato sugli occhi.