Cagliari, Centro di Studi Filologici Sardi / Cuec, 2007
La bella di Cabras
Enrico Costa
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Nel novembre del 1829 furono recati da Sassari a Parigi (dove morirono all'età d'otto mesi) Rita e Cristina, due anime in un corpo, duplice creatura fino alla cintola, da cui gli ingordi e crudeli genitori speravano lauti guadagni. Nel maggio di quest'anno (1887) si mostrava a Cagliari, a suon d'organetto, il famoso montanaro di Nugheddu, Giovanni Mulas, bellissimo fenomeno (come era scritto sul manifesto) di trentasei anni d'età e settanta centimetri d'altezza, il quale potevasi vedere tutti i giorni, per dieci o quindici centesimi.
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Luigi sa Cocera, Antonio Malu.</i
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Bachisio possedeva un grosso oliveto e due piccole vigne.
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Ozieri il suo stupido Lepireddu, che si recava a Sassari per salutare la statua d'Azuni;[...] il sassarese Pepparca, l'inventore delle satiriche mascherate; il cieco Vincenzo Bianco di Bono, che scioglie a memoria qualunque problema difficile; il zoppo poeta di Borutta, Pirisi Pirino, che compone e canta, stampa e vende per tutta l'isola le sue ingegnose poesie.
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Fin da fanciullo gli si era tolto il nome di Bachisio e, in grazia della sua figura mingherlina, i maligni credettero bene attingere al suo cognome di Piras (pere) il nuovo battesimo diPiringino, nome dato dai campidanesi alla più piccola e alla meno costosa delle pere.