Cagliari, Tipografia del Corriere di Sardegna, 1875
Violetta del Goceano. Romanzo contemporaneo
Marcello Cossu
p. 194
Giuliano non veniva, né la fanciulla ne mostrava ansia; stava lì assorta come una Niobe.
p. 194
Era mesta, cogitabonda.
p. 195
Si era udito scricchiare la porta del giadino, il passo celere e leggiero come di cerbiato, e la voce carezzevole, sommessa che chiamava Violetta.
p. 198
I vostri giorni trasvolino fra le gioie della famiglia... l'ala del dolore non si estenda mai su di voi, né faccia corrugare la vostra fronte... siate circondata da un cespo di figli che vi crescano in giro come i boccioli della rosa.
pp. 198-199
Io, infelice, giacchè è destino che sui verd'anni tocchi il fondo della sventura.