Cagliari, Tipografia del Corriere di Sardegna, 1875
Violetta del Goceano. Romanzo contemporaneo
Marcello Cossu
p. 168
Non già... egli vive... egli rimase illeso nella pugna.
p. 171
Dormi, o fratello... Possa il tuo sonno suscitar larve benigne che alleniscano il tuo affanno e ristorino le tue doglie.
p. 172
Versa pietose lacrime su di me, e di poi al mondo: fu una tradita tortorella! [...] Il mio sonno fu affannosissimo; larve informi assaltarono la mia fantasia.
p. 174
Rifuggiamo anche la mente dal pensiero che la moderna gioventù si logora in stravizii e orgie corrompitrici del corpo e abbrutitrici dell'anima... Orge e stravizii che menano a consumare delitti orribili... Davvero che ne vale la spesa per un' ora di piacere calpestare il tesoro più caro, l'onore... e sacrificare tante povere vittime di seduzioni, per cui vergini cuori sono spezzati, o si fanno colpevoli del più sciagurato peccato che donna possa commettere!
p. 174
Poi ci eravamo ridotti alla comitiva che continuava a fare gazzarra pel fortunato esitò della partita, e dilì a poco ci restituimmo al paese.