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arte aspirazioni colori contatti con altri paesi costumi emigrazione flora e fauna gente geografia giornalismo istruzione italia ed europa leggende limiti lingua modi di dire nazioni extraeuropee religiosità riferimenti letterari storia

Cagliari, Tipografia del Corriere di Sardegna, 1875

Violetta del Goceano. Romanzo contemporaneo

Marcello Cossu

p. 89
Io già aveva ammirato Beatrice, però senza farci su di progetti; or ella diventava il subietto de' miei pensieri.

lingua

p. 90
Noi leggevamo un giorno per diletto il libro di Dante, la Divina commedia e precisamente il canto V dell'inferno. - Eravamo soli e senz'alcun sospetto.... Beatrice sembrava estasiata dalla soave armonia di quei versi; io la contemlava immobile, seduto al fianco di lei! Per più fiate gli occhi ci sospinse Quella lettura, e scolorocci il viso: Ma solo un punto fu quel che ci vinse. Quando leggemmo: Amor ch'a null'amato amor perdona Mi prese del costui piacer si forte..... Inallora Beatrice tutta tremante lasciò cadere il libro in terra; io aveva ripetuto: Mi prese del costei piacer si forte.... Ella non potè sostenere più il fascino dei miei sguardi, si levò in piedi e conchiuse: Galeotto fu il libro e chi lo scrisse.

arte, lingua, riferimenti letterari

pp. 90-91
Paolo mi presentò alle sue due sorelle - un pajo di forosette grassotte e contente come pasque - alle quali volli per cortesia stringere la mano, che mi cedettero non senza manifesta ritrosia. E proprio un affar serio; nei nostri villaggi, non c'è caso di poter introdurre questo tratto di civiltà; le nostre donne hanno una grossa paura da toccar la mano d'un uomo, specialmente s'è forestiero; pare, per loro debba cascare il mondo a compiere quell'atto che spesso risponde ai fraterni moti del cuore. Intanto le sorelle di Paolo furono in faccende per poterci presentare una tazza di caffè. - E' costume di quei villaggi offrire il caffè al passeggiero, a qualunque ora venga a casa.

costumi, lingua, modi di dire

p. 91
Gironzolammo ancora un poco e ci scontrammo in un crocchio di Signori, che stavano appollaiati in una stanzaccia a pian terreno, sudicia e affumicata, con delle pancaccie e degli scanni attorno, da cui mi fu dato apprendere, fosse quella una bettola!

lingua

p. 92
Guarda là quel tale dagli occhi grifagni, che tiene al momento la carta brandita, con un aria di raccapriccio. egli è il signor Chirurgo Scannagatti; un essere indolente alle grida della sua clientela, che squarterebbe tutti, con la massima tranquillità del mondo! << Mai non vidi più brutto ceffo d'aguzzino! >> << Quell'altro che gli stà di fronte, dal naso rosso come peperone, dismesso nel vestire, con una crovataccia nera, unta e bisunta, è il signor Ammalasani, il dottor-medico compagno indivisibile del primo, e degni complici dei loro impunibili misfatti!

colori, flora e fauna, lingua, modi di dire

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