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arte aspirazioni colori contatti con altri paesi costumi emigrazione flora e fauna gente geografia giornalismo istruzione italia ed europa leggende limiti lingua modi di dire nazioni extraeuropee religiosità riferimenti letterari storia

Cagliari, Tipografia del Corriere di Sardegna, 1875

Violetta del Goceano. Romanzo contemporaneo

Marcello Cossu

p. 60
Ossiavero, bande di facinorosi, maffiosi, assassini da strada i quali sogliono ricevere i passeggieri a colpi di pugnale e a fucilate.

lingua

pp. 61-62
In questo mentre comparve fra le cime degli alberi la simpatica luna. Ella era giunta al suo pieno e ammantava mollemente la natura con quel suo bel candore. Sembrava la mistica Sposa, che circondata d'amiche vada a incontrare la Sposo... O la Regina, che corteggiata di dame, sorta a passeggiare su pei boschi e pie luoghi solitari...... Rimasi commosso dal maestoso spettacolo ed esclamai in questi non miei versi: Di nostra terra amabile seguace; Candida lampa della notte bruna, Oh quanto il mite tuo chiaror ne piace! Inostri cavalli come compresi del grande benefizio che ci recava la luna, nitrirono di gioia e si diedero a galoppare con maggior vigoria e prestezza. Tant'è in meno d'un quarto d'ora ci misero del tutto fuori dal bosco. Allor fu la paura un poco queta, Che nel lago del cor m'era durata.

colori, costumi, flora e fauna, geografia, riferimenti letterari

pp. 62-63
Il lettore me lo perdoni, ma io non fui mai, come nol sono presentemente, amico dei boschi e delle foreste, specialmente da quando udì i trucissimi fatti che vi si compierono, anche in epoche a noi non molto lontane!... Per somma nostra disgrazia in Sardegna e là in quelle incontrade, ove la civiltà non ha messe ancora radici, non si può viaggiare con quella tranquillità d'animo di cui dovrebbe godere ogni cittadino. Però v'è da sperare che in progresso di tempo colle comunicazioni, che mercè la rete stradale e ferroviaria, si avranno coi centri inciviliti dell'Isola – colla solerte vigilanza della forza pubblica, aumentata in numero e coll'istruzione popolare, anche questa remota terra diverrà sede della pace, del progresso e dell'incivilimento.

geografia, italia ed europa, limiti

p. 63
Eccoci a basso dell'erta china – eccosi in una valle solcata da romoroso ruscello, che nelle invernali stagioni, e quando dal ciel cade l'acqua molta, straripa e impingua feracemente il suolo. E qui a distanze svariate, in luoghi più o meno elevati, mercè i raggi della luna vedevi le capannelle dei pastori, ove brillava un bel fuoco, a attigue alle capanne, le mandrie e gli ovili delle pecore e delle vacche, da cui veniva incessante il belato degli agnellini e dei vitelli, che chiamavano invano le lor madri, da loro separati fin dalla sera, acciò il sagace pastorello mugner possa copioso il latte all'indomani. Ma già il nostro viaggetto sempre più si accorcia; già le mia membra non molto abituate a così fatte gite si sentivano stanche dalla fatica, allorchè, volgendo d'un tratto a mancina della valle, mi fu concesso vedere poco lungi un aggregato di case col suo torreggiante campanile.

arte, costumi, flora e fauna, geografia

p. 64
Qui, primo a riceverci fu un gruppo d'uomini armati fino alla gola, con lunghi tabarri incapucciati e con tale fierezza nell'aspetto, che un forestiero nel giungere avrebbe presi per uomini di malaffare. Eran invece i Baracelli intenti a far la ronda pel villaggio. Questa instituzione che nella nostra Isola data da lungo, e che dalla maggior parte dei Comuni si vuol tuttavia sostenere, dovrebb'essere da una buona volta abolita. Si pensi all'aggravio che ne ridonda sugli amministrati, che per tutelare i loro interessi d'agricoltura, devono ogn'anno pagare alla Compagnia la dovuta renda, la quale suole stabilirsi in proporzione al seminerio che si fa, e al bestiame che si possiede; si pensi che è tutto carico del Governo la tutela dei pubblici e privati interessi d'ogni cittadino, il quale all'uopo, paga le sue imposte che son pur troppo forti.

costumi, limiti, lingua

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