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arte aspirazioni colori contatti con altri paesi costumi emigrazione flora e fauna gente geografia giornalismo istruzione italia ed europa leggende limiti lingua modi di dire nazioni extraeuropee religiosità riferimenti letterari storia

Cagliari, Tipografia del Corriere di Sardegna, 1875

Violetta del Goceano. Romanzo contemporaneo

Marcello Cossu

p. 58
Giornata quinta; - Ognisanto. - Questa festa ne sarà giocoforza passarla al villaggio, seguì Riccardo >> però voglio, sperare, non ti riescirà a noia. Se fa bel tempo, in quel giorno si daranno i balli pubblici a cui concorreranno frotte di contadini e contadine azzimati dei loro abiti festivi per ballare allegramente, con quella incomparabile leggiadria. Sulla sera poi – la sera dei morti – ne sarà pietoso dovere far visita al camposanto, ove vedrai le nostre vedovelle vestite a corrotto, squallide, scarmigliate innalzare un gran lamento sulle sepolture dei loro defunti consorti.

costumi, religiosità

p. 59
Il sole era tramontato da un pezzo, rimaneva del giorno la luce del crepuscolo che si andava facendo sempre più fievole e smorta, rendendo la natura cupa, misteriosa e sublimemente melanconica.

geografia, lingua

p. 59
Noi avevamo traversata la pianura e comincievamo a mettere nel bosco. Questo era foltissimo e rigoglioso per secolari quercie, pei giganteschi alberi d'elci, faggi e roveri, e per le piante di corbezzolo e di ginepro. In alcuni luoghi riusciva inacessibile al passo umano, così era stipato di macchie di rovo, di sterpi e d'arbusti selvatichi. Le ombre della notte cupamente calando, lo rendevano ognora aspro e forte, come la selva selvaggia di Dante.

arte, flora e fauna, geografia, riferimenti letterari

p. 59
A queste mie parole Riccardo e Polo mi guardarono e sorrisero mestamente.

lingua

pp. 60-61
I concetti poi della canzone erano mesti e sublimi. - Una tortorella geme tradita su una rupe, ove l'abbandonò il suo amante! Tu l'avresti, direi udita a gemere del suo infortunio... e narrarti con accenti melanconici la triste storia del suo amore... - Ella avea amato alla follia un ingrato!.... il quale, anziché corrisponderla con pari affetto e costanza, avea avuto il cuore di coprirla d'ignominia e abbandonarla.... Ella ne avea gemuto per lungo, e poiché avea considerato le sevizie della sua sorte, avea compreso esser tardi il pentimento e che pur bisognava riparare la vergogna... Avea lottato lungamente con cuore, e avea vinto! - Un feroce pensiero si era impossessato del suo spirito – il pensiero della vendetta! - Ed ella si era vendicata... Ella avea ucciso di propria mano l'infido amante. [...] Tu riscontravi nella gemente tortorella la sarda amante, che ama sospirosa, perchè abbandonata... e che ama eternamente poiché non pone mai tregua al suo gemito! - Nell'infedele sagrificato all'ingiuria recata, ricordavi l'animoso petto della sarda donna che fa pagar ben cara l'offesa che mai venga fatta al suo onore.

costumi, flora e fauna, gente, lingua, modi di dire

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