Cagliari, Tipografia del Corriere di Sardegna, 1875
Violetta del Goceano. Romanzo contemporaneo
Marcello Cossu
p. 35
L'è pur quella snella e disinvolta parola, il tu. - diceva una volta il Parini.
p. 36
Si, ma ogni qual volta la passione non sia un vecchio canchero.
p. 36
E' il caso di ripetere ciò che scriveva un giorno l'Annibal Caro in una sua lettera a messer Bernardo Spina. - Non vi do di signore – diceva egli – perchè quando io scrivo a certi uomini da dovero soglio sempre parlare più volentieri ad essi medesimi, che a certe lor terze persone in astratto; e se non siete di quelli da dovero voi, non voglia. Scriverò dunque a voi proprio e non alla S.V. la quale io non conosco, e non mi ricordo mai averla veduta.
p. 37
Ah, comprendo... inallora bisogna dire che voi siate stato un gran babbeo... e non siete corso alla funicella, quando vi si offerse la vitella.
p. 37
E dite, Paolo, è da molto che voi amate questa Diana?