Cagliari, Tipografia del Corriere di Sardegna, 1875
Violetta del Goceano. Romanzo contemporaneo
Marcello Cossu
p. 23
Eppoi al mondo, come sapete, non v'è Eroe senz'appetito, pena di comparire riminchionito!
p. 24
Il notro maestro poi e i compagni ne solevano chiamare: i due amici << Damone e Pizia >>.
pp. 24-25
Avvenne una volta di esserci entrambi invaghiti d'una certa testolina bionda del terzo piano, che era tutta grazie e beltà, e che però – com'è solito delle civette ammodo - sapea dar conto a tutt'e due, per poi farsene quel gioco che meglio credeva.
p. 24
Riccardo, così chiamavasi il mio amico, fu inviato a Sassari a studiarvi le lettere e vi stette finchè lo colse la sventura di perdere il suo genitore.
p. 26
Dietro Riccardo, mi salutò un altro giovine a me sconosciuto, vestito in preto costume logudorese.