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Lanusei, Tipografia Sociale, 1885

Ritedda di Baricau

Marcello Cossu

p. 120
I nerissimi occhi si fissarono con una immobilità spaventevole.

colori

p. 121
Finalmente si decise di uscire di chiesa; ma ne aveva appena varcato la soglia, e diede in un urlo come di jena trafitta e si mise a correre con incerto consiglio.

flora e fauna, modi di dire

p. 122
Il cielo si era fatto nero: larghe striscie di fuoco serpeggiavano di tanto in tanto sulla sua distesa, e lontano lontano si udiva rumoreggiare il tuono.

colori, flora e fauna, modi di dire

p. 122
Ritedda corre, vince l'erta e s'inoltra nel bosco di castani, che corona il colle di Barigau. Alcuni abitanti che la travisero in quella sua corsa, si strinsero gli uni agli altri, mormorando una preghiera, e la credettero un'anima smarrita, che s'affrettasse al suo convegno. Ritedda si ferma presso un macigno, vi si asside e resta là muta è immobile, come il sasso che l'accoglie. Un terribile colpo di tuono scoppiava a pochi passi da lei, e un colossale castagno cadeva percosso dalla folgore.

geografia

p. 122
Il cielo si era fatto nero.

colori

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