Milano, Mondadori, 1972
Paese d'ombre
Giuseppe Dessì
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laquo;Mica tanto» disse Follesa infilando le mani nella fusciacca di lana rossa.
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Portava un panciotto di picchè bianco leggermente adombrato dalla cenere del virginia che fumava con mosse aggraziate.
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ldquo;Nella sala si sparse un sentore di bettola mentre il filuferru tropeano ridava ai volti colore e sicurezza"
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Fingeva di assentarsi per telegrafare a Parigi, invece chiedeva aiuto alla Prefettura di Cagliari che, dietro le sue pressioni, gli aveva promesso l’invio di due compagnie di soldati.
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Nella sala si sparse un sentore di bettola mentre il filuferru tropeano ridava ai volti colore e sicurezza.