Milano, Mondadori, 1972
Paese d'ombre
Giuseppe Dessì
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Così i Fulgheri continuarono ad essere quello che erano sempre stati, i signori incontrastati e liberi del paese disabitato di San Giovanni Nepomuceno e della vasta regione di Oridda frequentata solo da volpi, conigli e cinghiali, con i suoi grandi alberi esausti, quasi fossilizzati, coperti di un muschio grigio che li faceva somigliare a una inviolata foresta sottomarina.
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ldquo;Don Faustino e il figlio Lorenzo avevano edificato un villaggio con le case di granito, le strade, la chiesa e persino il campanile che batteva le ore. Quando tutto fu pronto fece dare un bando nei paesi di Parte d’Ispi, invitando chiunque lo volesse a scegliersi una casa a San Giovanni Nepomuceno&rdquo
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ldquo;La gente fiuta l’imbroglio, forse allora temeva anche un qualche inganno stregonesco, e preferiva stare alla larga da quelle case, da quella chiesa, da quelle fontane di acqua freddissima&rdquo
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La sua sorte fu simile a quella dei moderni villaggi modello costruiti con la stessa pietra grigia.
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La gente fiuta l’imbroglio, forse allora temeva anche un qualche inganno stregonesco, e preferiva stare alla larga da quelle case, da quella chiesa, da quelle fontane di acqua freddissima.