Lanusei, Tipografia Sociale, 1885
Ritedda di Baricau
Marcello Cossu
pp. 8-9
Eppure, o romita Verginella, tu t'assidi là dimenticata, e non hai chi ti tolga dall'oblio, cui t'hanno ingiustamente consacrata.
p. 8
Il tuo aere saluberrimo, puro ed attivo dà robustezza agli uomini, roseo colore e vivacità alle forosette, precoce svegliatezza di mente nei fanciulli.
p. 8
Le loro labbra, rosse come il corallo del nostro mare, invogliano a dar loro dei baci..... e le loro pupille nere nere versano nelle vene un fuoco, che si posa sul cuore e lo fa palpitare.
p. 8
E questi uomini son gente più coraggiosa e avventata, da durar fatica a trovarne. Sembra che sfuggito dalle cittadine mani il sacro fuoco, abbia riparato fra di loro, cui gelosamente custodiscono, fieri delle passate grandezze e delle nuove speranze.
p. 9
Tu fissi, ne' tuoi occhi profondi il lembo estremo del mare, non sia per sorgere una stella amica che ti sollevi a destini migliori.