Milano, Mondadori, 1972
Paese d'ombre
Giuseppe Dessì
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laquo;Questo non lo so» disse Angelo guardando il quadrante ingiallito del vecchio orologio d’argento, con la minutiera che girava svelta, viva come un insetto.
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laquo;Non fare l’ingenuo, sai com’è la gente! …».
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Era pieno di diffidenza nei riguardi dei Cadoni, che appartenevano a quella classe di proprietari terrieri proveniente dal contadiname agiato. Invidiavano gli aristocratici, anche se poveri e decaduti, e si tenevano a distanza dalla gente del popolo per paura di essere confusi di nuovo con essa.
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A me porterai qualche lepre e qualche pernice, nella stagione della caccia
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Il benemerito sottufficiale dell’Arma non nutriva alcun rancore personale nei confronti di Angelo Uras, ma ce l’aveva contro i sardi in genere che lui, piemontese, considerava un popolo di razza inferiore, indegno dei diritti civili che il Re gli aveva accordato.