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arte aspirazioni colori contatti con altri paesi costumi emigrazione flora e fauna gente geografia giornalismo istruzione italia ed europa leggende limiti lingua modi di dire nazioni extraeuropee religiosità riferimenti letterari storia

Milano, Mondadori, 1972

Paese d'ombre

Giuseppe Dessì

p. 66
Girò due o tre volte attorno all’uomo e al cavallo, individuò il punto in cui la lepre era rimasta un attimo accovacciata, poi si lanciò all’inseguimento.

flora e fauna

p. 66
Si udiva ogni tanto un latrato e si vedeva un puntino bianco, il codinzolo della lepre si allontanava zigzagando, fermarsi un attimo, riprendere la fuga.

colori, flora e fauna

p. 66
Si udiva ogni tanto un latrato e si vedeva un puntino bianco, il codinzolo della lepre si allontanava zigzagando, fermarsi un attimo, riprendere la fuga.

colori, flora e fauna

p. 66
Il vecchio indicò nel cielo una nuvola nera, fuligginosa come la fumata di una carbonaia.

colori

p. 67
Angelo agganciava le tirelle alla carretta quando si accorse che il cane era tornato. Lo sentì ansare da lontano, poi era lì, ai suoi piedi. Non aveva osato sperare che il suo desiderio si sarebbe avverato, ma era proprio così: Carignosa era riuscita ad acchiappare la lepre, e il vecchio cominciò subito a sventrarla. «Sei meglio di quel che credevo» disse zio Raimondo gettando oltre i cespugli le interiora, poi aggiunse: «È un buon cane, vedi! Non tocca le interiora, anche se ha fame. Non l’avrei creduto.» Angelo si chinò ad accarezzarlo, si strinse al petto la testa sottile. Quando si rizzò fece un breve cenno con la mano e il cane, agile e leggero, balzò sul carro.

flora e fauna

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