La bella di Osilo
Marcello Cossu
p. 167
Con quali dolci nomi chiamava la figlia – con quali omei!
p. 168
Ben sta, messere, però vi chiedo in cortesia mi tenghiate per sconosciuto.
p. 168
Ciro rimasto solo pensò un pezzo; poi prese una pergamena, vergò alcune righe, fece un piego, e ordinò a suo fido.
p. 179
Traversato questo, arriveremo ad una porta di ferra, il custode della quale, da me comprato coll'oro, al segno stabilito leverà i passanti e ci troveremo all'aperta campagna liberi come augelli!
p. 179
Tu volevi scovar la capriuola senza prevenire i cacciatori.