Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 1941
Elias Portolu
Grazia Deledda
p. 136
- Vedi, quello è un pero selvatico; guarda, guarda, ha più frutti che foglie; ti piacciono eh, le pere selvatiche, piccolo porcellino, eh, eh?
p. 136
Vedi, quello è un pero selvatico; guarda, guarda, ha più frutti che foglie; ti piacciono eh, le pere selvatiche, piccolo porcellino, eh, eh? E quelle cose grigie lunghe, che sembrano candelabri? E quelle lì sai cosa sono? E quelle lì sai cosa sono? Sono fusti di canna gurpina, buoni a far cannelli da pipa. I pastori si fanno le pipe così. Eh, i pastori non sono come i signori, sai, che vanno dal mercante e comprano le cose belle e fatte: i pastori s'arrangiano: e tu ti farai pastore, eh?
p. 139
Il medico intanto parlava d'una ragazza grassa e rosea che avevano incontrato presso la fontana.
p. 142
Si mise in fondo alla camera, accanto al finestrino, e i suoi occhi lampeggiarono d'un fosco bagliore verde.
Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 1945
La via del male
Grazia Deledda
p. 289
Gli uomini, scuri in viso, con fieri occhi neri, vestiti di orbace, di saia, di cuoio, ricordavano i mastruccati, ladroni di Cicerone; le donne indossavano costumi ruvidi, di orbace e di panno giallo, non privi però d'una primitiva eleganza.