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arte aspirazioni colori contatti con altri paesi costumi emigrazione flora e fauna gente geografia giornalismo istruzione italia ed europa leggende limiti lingua modi di dire nazioni extraeuropee religiosità riferimenti letterari storia

Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 1941

Elias Portolu

Grazia Deledda

p. 87
Zio Portolu si assentava spesso e Mattia menava vita un po' selvatica e taciturna. Amava molto la greggia, i cani, il cavallo, Mattia: il gatto e il capretto, che diventava capro, gli andavano sempre dietro, ed egli parlava con loro come con amici.

flora e fauna

p. 87
Credeva ai morti e agli spiriti erranti; e nelle lunghe notti della tanca, seguendo il gregge aveva più volte impallidito sembrandogli di veder guizzi misteriosi nell'aria, animali strani che passavano di corsa senza destare alcun rumore, e nella voce lontana del bosco, in quella immensa solitudine di macchie e di roccie, sentiva spesso lamenti arcani, sospiri e susurri.

flora e fauna, leggende, lingua

p. 87
In quel tempo Pietro seminava il frumento, la cui semente era stata serbata in un'arca sarda antica di legno nero posta nella camera degli sposi.

colori, flora e fauna

p. 87
- Essa ha ragione, figlio mio, - confermava zia Annedda. - Il frumento non può esser venuto meno: che potevamo farcene?

flora e fauna

p. 88
Questo ed altri vituperi. In quel punto rientrò Elias, e zia Annedda uscì nel cortile per aiutarlo a scaricare le bisaccie dal cavallo. Elias sentì il diverbio e provò una stretta al cuore.

flora e fauna

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