Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 1941
Elias Portolu
Grazia Deledda
p. 22
- Sicuro che sono allegro. Cosa ne dici, tu? Non devo essere allegro? Non lo vedi il colombo? È ritornato al nido. È bianco come un giglio. E belle storie ne sa raccontare, ora. Arrita Scada, sentito hai? Siamo una famiglia, una casa di uomini, noi: e diglielo a tua figlia, che essa sposerà un fiore, non una immondezza.
p. 22
- Lo credi? O che credi che tua figlia venga qui a far la serva? Verrà a far la signora: e troverà pane, e troverà vino, e troverà grano, orzo, fave, olio: ogni ben di Dio. Lo vedi tu quell'uscio?, - gridò poi, facendo volger zia Arrita verso un usciolino in fondo alla cucina. - Lo vedi? Sì? Ebbene, sai cosa c'è dietro quell'uscio? Ci sono cento scudi in formaggio. Ed altre cose ancora. Siamo una famiglia, una casa di uomini, noi: e diglielo a tua figlia, che essa sposerà un fiore, non una immondezza.
p. 22
Ma finalmente Pietro riusciva a farsi intendere, e stavano per uscire, quando sopraggiunse la futura suocera, una vedova magra, alta e rigida, col viso terreo avvolto in una benda nera: la accompagnavano i suoi due più giovani figli, una fanciulla ed un giovinetto già pieno di boria.
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- Sì, sembra che stia bene, grazie al Signore: ha tanto sofferto, povero uccello!
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- Mio marito -, le disse, appena poté averla tutta a sé, - è troppo attaccato alle cose del mondo: non pensa affatto che il Signore ci ha dato i suoi beni, senza che noi li meritassimo, e che il Signore ce li può togliere da un momento all'altro.