Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 1941
Colombi e sparvieri
Grazia Deledda
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E il vecchio col suo cavallo? Sembra un gruppo del Peter: ricorda: «I due amici»? Tutte le donnicciuole sono accorse nella strada e guardavano il vecchio e la ragazza, poi guardavano me...
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L'ora intanto correva e il sole stendeva ai piedi di lei un breve tappeto d'oro; una scintilla brillava sul viso del piccolo Cristo come una lagrima di gioia, e dalla valle saliva l'odore del biancospino.
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Poi sa chi ho veduto? Quella donna. Sta sul limitare della porta, e l'arco nero di questa e lo sfondo della vecchia casa inquadrano a meraviglia la sua figurina gialla e nera, fina e cupa.
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- Oh, non si fidi! Se sapesse come è finta! È tutto un mistero: tace e abbassa le palpebre, tace e tesse con la mente le sue trame malefiche. Anch'io la vedevo in una bella cornice, lassù, in una specie di veranda; mi sembrava una piccola regina di Saba, con l'agnello ai piedi e la testa avvolta in un velo di sogni... E invece mi ha fatto tanto male! È il fiore amaro dell'oleandro!
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laquo;Adesso me ne vado: è tempo», e guardando lo sfondo verde e azzurro della porticina trasalì di gioia al pensiero che poteva andarsene: le pareva di dover da un momento all'altro volare come l'allodola, scappar via per la porta luminosa: ma gli occhi di Jorgj erano pieni di tenerezza e di trepidazione come quelli di un bimbo che interroga, che confida e nello stesso tempo ha paura.