HOME
 
CHI SIAMO
 
PUBBLICAZIONI
 
AUTORI
 
PERIODICI
 
DIDATTICA
 
LESSICO
 
BIBLIOGRAFIA
 
RECENSIONI
 
EVENTI
 
CREDITS
Vai all'indice di questa sezione

Ricerca avanzata

TEMI

arte aspirazioni colori contatti con altri paesi costumi emigrazione flora e fauna gente geografia giornalismo istruzione italia ed europa leggende limiti lingua modi di dire nazioni extraeuropee religiosità riferimenti letterari storia

Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 1941

Colombi e sparvieri

Grazia Deledda

p. 218
I miei compagni si burlavano di me per le mie fantasticherie, per la mia vita casta e ritirata: eppure una mia vicina di casa mi domandò se era vero che avevo bastonato un prete e un'altra mi diede buoni consigli:
«Hai venduto la tua terra: adesso non vendere anche la casa, ché i denari portano sempre al vizio!»

gente

p. 219
Gira e rigira a un tratto mi sentii chiamare da una voce sonora, alla quale seguì tosto un nitrito di cavallo e poi un raglio lamentoso e il canto d'un gallo che stonò bizzarramente nella pace armoniosa del luogo.

flora e fauna

p. 219
Erano due studenti di Nuoro miei antichi compagni; andavano a fare una scampagnata in un ovile lì vicino e m'invitarono. Li seguii e passammo anche la notte lassù, cantando e ridendo. Quello che imitava la voce degli animali e il canto degli uccelli aveva un flauto e cominciò a suonare: a un tratto nel silenzio della sera tranquilla s'udì un lamento d'assiuolo, melanconico e cadenzato, or vicino or lontano come il grido di uno spirito errante nella notte. Lo studente suonava il flauto, l'assiuolo rispondeva col suo lamento; e il paesaggio notturno parve animarsi di folletti e di fate, di ninfe e di fauni, di cervi che si rincorrevano nel bosco e di lepri che danzavano alla luna.

contatti con altri paesi, flora e fauna, leggende

p. 219
Provavo l'ebbrezza della solitudine e ascoltavo le voci delle cose: il cielo davanti a me sopra il mare mi sembrava un orizzonte boreale; sentivo le pecore a brucare il fieno e distinguevo il rumore degli steli spezzati; le roccie sotto la luna mi parevano torri; tutto era bello e fantastico.

flora e fauna

p. 220
Ella era sempre taciturna: la vedevo ancora sulla veranda seduta a cucire accanto al vaso di basilico, ma adesso mi pareva che qualche cosa ci dividesse ogni giorno di più, e la vecchia casa mi sembrava una fortezza inespugnabile piena d'insidie.

flora e fauna

Indietro...... 481 . 482 . 483 . 484 . 485 . 486 . 487 . 488 . 489 . 490 ......Avanti
 
Centro di Studi Filologici Sardi - via dei Genovesi, 114 09124 Cagliari - P.IVA 01850960905
credits | Informativa sulla privacy |