Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 1941
Colombi e sparvieri
Grazia Deledda
p. 149
Egli tremava visibilmente di freddo e i suoi piccoli occhi grigi velati da lunghe ciglia bianche erano umidi di lagrime.
p. 150
Egrave; stato all'ospedale di Cagliari fino a pochi giorni fa, ma adesso si è fatto trasportar qui perché, dicono, vuol morire nel suo paese natìo...
p. 150
Il prete accennò di sì, e traendo dalle maniche le mani coperte di guanti di lana marrone le guardò fisso, una dopo l'altra.
p. 151
Dal portone centrale socchiuso la vecchia intravide una specie di rimessa lastricata di macigni e in fondo un cortile ove un cavallo già sellato e carico di bisacce batteva la zampa al suolo, impaziente di partire.
p. 152
Il tenue barlume illuminava una cassapanca nera, un tavolino e un letto di legno dove, coperta fin sul collo da una coltre grigiastra, con un fazzoletto bianco intorno alle orecchie, dormiva una persona che a tutta prima sembrava una donna.