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arte aspirazioni colori contatti con altri paesi costumi emigrazione flora e fauna gente geografia giornalismo istruzione italia ed europa leggende limiti lingua modi di dire nazioni extraeuropee religiosità riferimenti letterari storia

Cagliari, Tipografia del Corriere di Sardegna, 1875

Elodia e la repubblica sassarese. Romanzo storico

Marcello Cossu

p. 172
Arrivato a Torres, di là prese la via per Sassari - Le ridenti colline, le fiorite convalli, i tortuosi rivi della sua terra natale per lui susurravano sensi di riconoscenza. Vedeva quelle deliziose campagne dal pacifero verde degli ulivi – dal muscoso profumo degli aranci e dei pampini, vagamente frastagliate da sollazzevoli brigate di contadini e contadine, di fanciulletti e vignaiuoli intenti alla vendemia – Udiva concerti di voci argentine, concerti di usignoli e capineri, festevoli ragionari, che si facevano d'ogni intorno nella campagna. - E tutt'insieme per lui formava un accordo di somma letizia e il presentimento del benessere della sua patria, quando sarebbe stata proclamata libera e indipendente.

aspirazioni, colori, costumi, flora e fauna, geografia

p. 175
Niccolò Calderari chiuso sempre nelle sue stranze vi rigirava come tigre ne' suoi canneti a cui fosse stato tolto un nato.

flora e fauna, modi di dire

p. 180
La scala a chiocciola di quella buca misteriosa metteva in un androne sotterraneo. - Qui mai penetrò aura di vita, o spiro benefico ricambiò la chiusa atmosfera; un umido fettore cadaverico ne addensa l'ambiente. - Ne mai luce di cielo vi scese a squarciare le fosche ombre che vi sono. Solo talvolta qualche fiaccola impegolata illuminò quel luogo, ma per renderlo ancor più tetro, orrido! - qui l'uomo potente compiva sicuro le sue vendette; né temea di chiunque neppure di Dio unico che potessegli frenare il brando! - E se le ceneri di tanti sventurati che qui furono immolati ingiustamente non verrebbero un dì ravvivate dal soffio dell'Altissimo per godere di quella pace che in terra a lor fu niegata.... E se le scelleratezze e delitti dell'uomo infame non venissero un giorno giustamente punite... che cosa sarebbe l'uomo stesso? - Certo la più infelice delle creature!.

lingua, religiosità

p. 181
Una miriade di pipistrelli fu la primaa salutarlo volandogli intorno e accarezzandogli il viso colle fredd'ali.

flora e fauna

p. 182
Le fitte rughe, del volto e i bianchi capelli, la dichiarano più che no inoltrata negli anni – il cavo profondo degli occhi e delle guancie – il pallore mortale fanno fede delle crudeli angustie patite dalla misera. Eppure in lei passò un tempo felice, ma lontano - assai lontano! - Nata da sardi dinasti, ella figurò al mondo – e fu persino acclamata regina! - Però ahi sventura per lei! Somma sventura.... Così superbo titolo non le doveva fruttare che sciagure e miserie… Essa fu spogliata dall'ingrato consorte d'ogni suo dritto di sovranità e chiusa per anni ed anni nel Castello del Goceano – e poi di qua tolta e sagrificata alle sordide brame di Michele Zanche per finalmente quì, nell'orribile carcere in cui vediamo, morire nell'abbandono e nella disperazione! Ella era l'infelice Adelasia di Torres.

arte, colori, geografia, storia

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