Cagliari, Tipografia del Corriere di Sardegna, 1875
Elodia e la repubblica sassarese. Romanzo storico
Marcello Cossu
p. 132
Orsù, Falco levati – soggiungeva poi volgendosi verso un angolo della torre in cui stava sdraiato un armigero, che fin lì probabilmente era stato a dormire.
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Questo a sua volta comparve; era tristo nell'anima come il bruno del suo viso, e nel varcare la soglia della camera gli uscirono di bocca queste parole: - Mostro, possa esser questa, l'ultima tua scelleratezza!
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Ora va conduci la fanciulla alla camera gialla, e dille che stia tranquilla che quì non le si farà alcun male.
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Ognuno di essi aveva in pugno una fiaccola impegolata, che tramandava una luce rossastra e instabile, rendendo quegli aspetti più tetri che mai.
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Era, se vi ricordate, quella cara pulcella che gli rapimmo da Figalina.