Milano, Arnoldo Mondadori Editore
Canne al vento
Grazia Deledda
p. 534
Ecco, la stretta della mano di Noemi gli ricordava la stretta di Giacinto, là nel cortiletto di Nuoro, e il segreto che impediva alla donna di accettare la domanda di don Predu.
p. 535
p. 536
Lei sa la storia della Regina di Saba? Era bella e aveva un regno lontano, con tanti giardini di fichi e di melagrani e un palazzo tutto d'oro. Ebbene, sentì raccontare che il Re Salomone era più ricco di lei e perdette il sonno. L'invidia la rodeva; tanto che volle mettersi in viaggio, sebbene dovesse attraversare metà della terra, per andare a vedere...
p. 537
Allora cominciò a pregare, piano piano, poi sempre più forte, finché gli parve di mettersi a cantare
come facevano i pellegrini su alla Madonna del Miracolo.
Domani... Tutto andrà bene, domani; tutto sarà concluso, tutto sarà chiaro. Gli sembrava di capire
finalmente perché Dio lo aveva spinto ad abbandonare la casa delle sue padrone e ad andarsene
vagabondo: era per dar tempo a Giacinto di scender nella sua coscienza e a Noemi di guarire dal
suo male.
p. 537
Ecco un vago chiarore illumina la pianura intorno; è un anello bianco sopra un gran cerchio nero.