Cagliari, Tipografia del Corriere di Sardegna, 1875
Elodia e la repubblica sassarese. Romanzo storico
Marcello Cossu
p. 109
I due giovani amanti si scambiarono gli anelli e, con soddisfazione di tutti, furono subito fidanzati. E tuttavia lo erano all'epoca del nostro racconto – noto essendo quel sardo costume di tirar molto alle lunghe nella celebrazione delle nozze.
pp. 109-110
Il suo svegliarsi fu simile a quello dell'infelice che ha sognato sogni color di rosa e che or vede tutta la sua sventura.
p. 112
Quei cani sguinzagliati – faceva egli – sono sassaresi, perocchè essi s'acchetarono all'intimazione di Niccolò Calderari capitano delle loro milizie.
p. 112
Egli pensava alla vendetta, lambicandosi il cervello come meglio completamente e crudelmente compierla.
p. 114
Ma quella notte era molto lunga... il sole si era per lui saporitamente addormentato - ed egli invano si avvoltolava in quel letto divenuto ormai di pruni.