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arte aspirazioni colori contatti con altri paesi costumi emigrazione flora e fauna gente geografia giornalismo istruzione italia ed europa leggende limiti lingua modi di dire nazioni extraeuropee religiosità riferimenti letterari storia

Cagliari, Tipografia del Corriere di Sardegna, 1875

Elodia e la repubblica sassarese. Romanzo storico

Marcello Cossu

p. 104
Inallora vennemi a lambire colle sue acque, come un mansueto leone; mi fece vedere tutte le sue attrattive – l'incantevole azzurrino - [...] - Che son costoro se non un branco disordinato di famelici lupi?

colori, flora e fauna, modi di dire

p. 105
Ma e la patria? Affettuosa Elodia, la patria vuol essere anche'essa amata e servita! Ella ha su di noi diritti sagrosanti, a cui, il disobbedire non è che d'ingrato cittadino, d'uomo degno dell'abbominio di tutti.

aspirazioni

p. 106
Dormi, o fanciulla, su quell'origliere di tante care speranza.... calma il tuo spirito affannoso e liba quel calice di rose ora che gli angioli te lo apprestano... però, ahime! Tutto sarà un sogno! Le felicità della terra non sono che un dolce sospiro... tu non ne provasti ancora le angoscie e pur troppo per te fatal destino ha scritto lassù: << Sarai infelice! >>.

flora e fauna, lingua, religiosità

pp. 107-108
Quando fu fatto grandicello, Niccolò venne inviato a Genova per studiarvi le lettere e per ornarsi di quelle virtù, che non dovevano, a que' tempi, andar disgiunte da ogni ben nato giovinetto. Ivi il fanciullo crebbe fra la moltitudine d'arditi e valorosi giovani e fra quel moto bellicoso della superba Repubblica – bramosa mai sempre d'allargare i suoi dominii e di coprirsi di gloria. Onde fu dato modo al giovinetto di formarsi un cuore generoso ed un animo forte e grande. Infatti egli fu riputato degno di esser ammesso alla Scuola nautica cotanto rinomata e in cui per singolar suo merito, ottenne il grado di Sottomastro di nave. Tant'è, Genova ammirando in lui un ardito nocchiero e voloroso capitano, lo addottò più volte sull'Oriente in quelle frequenti guerriglie, che si facevano le rivali Reppubbliche. […] I concittadini lo ammisero subito nel Consiglio Generale della Comune e lo nominarono Capitano delle Milizie. A lui furono affidate le cure più gravi, in lui la patria confidava ogni suo brillante avvenire.

istruzione, italia ed europa, lingua, storia

p. 109
Però è verità inconcussa per loro quel motto: chi dura vince, ed è – confrontato da questa speranza – che colui prosegue nella disastrosa impresa!

modi di dire

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