Milano, Arnoldo Mondadori Editore
Canne al vento
Grazia Deledda
p. 413
Adesso donna Ester e donna Ruth sedevano umili e nere come due monache col fazzoletto bianco in testa e le mani sotto il grembiale, pensando a Noemi lontana, a Giacinto lontano.
p. 414
- Ci fosse almeno Efix il servo di donna Ruth. Anche quello vi basterebbe!
- È vecchio come le pietre! Che me ne faccio di Efix? Meglio ballo con un ramo di lentischio!
p. 414
Ma d'un tratto il cane del prete, dopo aver abbaiato sul belvedere, corse giù urlando fuori del cortile e le donne smisero d'insolentirsi per andare a vedere.
p. 414
- Corfu 'e mazza a conca! E allora datemi la chiave. Vado e frugo, in casa vostra, eppoi scappo nelle grandi città!
p. 415
Due uomini salivano dallo stradone, e mentre uno stava seduto su un piccolo cammello, l'altro si piegava su una grande cavalletta le cui ali parevano mandassero giù e su i lunghi piedi del cavaliere.