Cagliari, Centro di Studi Filologici Sardi / Cuec, 2007
La bella di Cabras
Enrico Costa
p. 192
Ha una palma d'argento nella sinistra, e sporge la destra per mostrare al cielo la mano, in cui è segnata una croce rossa [...] e per i baffetti le branche di scorpione, eseguite con due pennellate di nero di fumo [...] Nella processione si distingueva fra tutte le congregazione delle giovinette vestite di un abito azzurro e cinte di un mastro bianco [...] e gran cappa di velluto cilestre a ornamenti.
p. 192
La popolazione festante soleva sdraiarsi sulla sabbia e fra i giunchi per far lauta merenda.
p. 192
Quella sosta sull'erba era poetica e Valery la paragona ad una vera festa veneziana, o napoletana.
p. 208
Quell'amoreggiamento alla spagnuola, sotto gli occhi di un pubblico indifferente, dava loro una cert'aria di maturità.
p. 211
Cane d'una volpe! - gridò la vecchia – è proprio lei che da qualche tempo si diverte a tormentare le nostre galline!