Stefano Sampol Gandolfo
Roma, Tip. G. Ciotola
L'eremita di Ripaglia ossia l'antipapa Amedeo VIII di Savoia
Stefano Sampol Gandolfo
p. 88
Mentre il Duca era tutto intento a contemplarli ed a bearli nei loro concenti, la Baronessa, ch’erasi svincolata dal suo braccio, aveva avuto il tempo di staccare due dei più bei fiori, che splendevano sotto due gigantesche campane di cristallo.
p. 88
La Baronessa, offerto con un inchino uno dei fiori al principe e l’altro al Barone, passò nuovamente con essi nel padiglione, bevette con essi un roseo liquore, e con essi, nella stessa guisa con che vi erano entrati, tornò nel suo salone di gala.
p. 91
Il segretario della Baronessa […] introdusse il cacciatore in una graziosa saletta, ove stava ad attenderlo con un libro in mano, ma ritta in piedi ed elegantissimamente vestita tutta di bianco, e colle sue belle ed ampie treccie dietro le candidissime spalle, la leggiadra e in quel momento leggiadrissima Vedovella.
pp. 93-94
Noi troviamo nella casa di Savoia, sino dal secondo secolo della sua esistenza, un Conte Amedeo V, che dopo aver sposato in prime nozze Sibilla di Bougé, in seconde Maria di Brabante e in terze Alice la Delfina, ed averne avuto nientemeno che 10 legittimi figli, trovò modo, il nostro Conte, di sedurre un’onesta contadina e di averne l’undecimo, il bastardo Arturo.
Troviamo il suo primogenito Aimone, Conte di Savoia, che dopo aver avuto da Violante di Monferrato 4 figli legittimi, trovò tempo a sedurre 4 povere ragazze e ad averne altri 6; tra i quali quel bastardo di Umberto, che fu il capo-stipite dei Signori di Arvillars.
Troviamo il suo primogenito Amedeo VI, che dopo aver avuto due figli legittimi da Bona di Borbone, sedusse una bella castellana di Morienna, e se ne fece regalare due bastardi.
p. 94
Troviamo il Duca Filippo II di Savoia, che con la prima moglie Margherita di Borbone, e colla seconda Claudine De Brosse arricchì la sua stirpe di 7 figli, e fatta man bassa tra le sue vassalle, arricchì pure il bastardume di 4 illeggittimi; tra i quali fu quel Renato, detto il gran Bastardo di Savoia, capostipite dei Conti di Tenda.