Stefano Sampol Gandolfo
Roma, Tip. G. Ciotola
L'eremita di Ripaglia ossia l'antipapa Amedeo VIII di Savoia
Stefano Sampol Gandolfo
pp. 78-79
La bella abitatrice della Villa Vercellese è la Baronessa Vedova Normand, la più giovane e bella delle due signore vestite e velate di nero, che abbiam veduto alla Casa Rossa, ed alla Chiesa dell’Eremo di Ripaglia.
p. 85
Pendevano i nobili convitati dai cenni della bella regina della mensa, quando essa alzatasi e preso in mano il suo calice dorato, concedetemi, esclamò col suo roseo labbro, che nel colmo dell’onore e della gioia, io vi saluti ancora una volta, miei eccelsi Ospiti, e beva alla vostra felicità ed alla vostra gloria
p. 86
Il Messaggero offrì il braccio alla Dama, il Barone di Roumilly, con un tratto di cavalleria allora in uso, ne prese sul suo braccio lo strascico.
p. 87
Tu intanto, continuò il Duca, mio caro Manfredo, potresti occuparti dei nostri bravi cavalli, e mentre io, col permesso della Baronessa, farò un giro per questo suo vaghissimo giardino, prepararli alla nostra partenza.
pp. 87-88
Il giardino era anch’esso ammirabile per le rare sue piante, pei suoi rari fiori, per le sue belle cascatelle d’acqua, e soprattutto per le sue eleganti uccelliere, dentro alle quali gorgheggiavano, cinguettavano, saltellavano i più variopinti e i più festevoli augelletti.