Stefano Sampol Gandolfo
Roma, Tip. G. Ciotola
L'eremita di Ripaglia ossia l'antipapa Amedeo VIII di Savoia
Stefano Sampol Gandolfo
p. 69
Compiacetevi di passar meco nel mio appartamento per riposarvi, al vostro cavallo penseranno i miei famigli.
p. 70
Fu la prima ad interromperlo la Baronessa, quando varcato il limitare del salone, e tenendo ancora sollevata colla sua mano destra la ricca portiera di damasco giallo, convenienza, a cui avrebbe dovuto badare il gentiluomo.
pp. 70-71
Il Cavaliere […] non ebbe neppur questa volta la memoria di sollevarle la tenda di damasco giallo, stette cogli occhi rivolti verso la porta, quindi gettato con impeto il suo berretto di velluto sopra una poltrona intagliata e dorata, che gli stava innanzi, si mise a passeggiare lungo il doviziosissimo salone.
p. 71
Due magnifici divani, e 12 poltrone intagliate e dorate, coperte di damasco giallo simile alle portiere ed alle tende delle finestre.
p. 72
Un maestoso abito di raso verde cupo, a larghe strisce di raso bianco.