Francesco Fancello "Brundu"
Roma, Mondadori, 1945
Il diavolo fra i pastori
Francesco Fancello "Brundu"
p. 8
Vero che metteva soggezione con la sua barba bianca. In pochi anni bianco come il lino, tu l’avessi veduto.
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Becco d’aquila, occhi fondi acutissimi, bianca e forte dentiera di gran mangiatore di carne: il fratello Pietro….In questa cucina bianca non c’è, lontano di qui.
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Ecco che cosa pensava poc’anzi, senza rendersene conto, mentre fissava sua sorella Anna, ossuta, grigia, inaridita.
p. 20
Scherzava il sole nel tardo pomeriggio di giugno tra fichi degli orti: le campane suonavano a vespro. Una famiglia di passerotti saltellava sui rami lisci e lucenti d’un ciliegio.
p. 20
Allo svolto le case rincominciarono ad allinearsi sulla strada; ce n’eran di nuove e poi quasi tutte intonacate con un coloro rosso fragola che un tempo non s’usava.