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Marcello Cossu

Marcello Cossu

Cagliari, Tipografia del Corriere di Sardegna, 1875

Elodia e la repubblica sassarese. Romanzo storico

Marcello Cossu

p. 70
Questa veniva tappezzata da una stoffa gialliccia o per meglio dire: da una stofa frusta e sbiadita dal tempo. Alle quattro pareti stavano affissi i ritratti in legno di tutti i dinasti di Torres – disposti in ordine cronologico; vi era solo un vuoto il quale sarebbe stato occupato dal ritratto di Michele Zanche dietro sua morte, succeduta la quale doveva pur farla finita la dominazione dei Giudici nel Logudoro.

arte, colori, geografia, lingua

pp. 71-72
L'ordine della nostra istoria vuole che ne portiamo in Sassari nella via Turritana in quel tempo primaria fra le altre vie della città e in cui fissavano dimora le incessanti emigrazioni dall'antica Torres ormai distrutta – d'onde prendeva poi nome la via. La via Turritana era inallora lunga, spaziosa e andava a mettere, come al giorno d'oggi si vede, nella mole del duomo dedicato in quell'epoca a Nostra Signora del Popolo. Vi facevano bella mostra i grandiosi palagi delle illustri famiglie torreggiane e sassaresi fra di cui tutti, spiccava quello dei Catoni.

arte, emigrazione, geografia, storia

p. 71
Il lume poco a poco sparendo giù in fondo, inviava sulla stanza una luce instabile ed incerta; il bagliore divenne più languido, più fioco finchè tutto in un momento cessò affatto. Inallora un animo superstizioso avrebbe veduto salire dalla buca un gigantesco spetro insaguinato!

religiosità

pp. 72-73
Guantino Catoni fu un uomo molto celebre alla sua età; Sassari lo considerava fra i suoi più illustri cittadini vuoi per le immense ricchezze che aveva ereditato, vuoi pel valor militare e vuoi anche per la politica somma negli affari di stato. Il suo padre, uomo animoso e liberale, era stato mai sempre propugnatore del libero vivere – per cui spesse volte fu veduto vestir usbergo, cinger spada e imbracciar scudo. Fu ancor egli uno dei capi rivoltosi di quella famosa sommossa suscitatesi in Sassari verso il 1236 nella quale venne trucidato il giovine ed infelice regolo Barrusone III fratello di Adelasia di Torres di cui già parlammo. [...] Fatto sta in un popolare tumulto Barrusone restò trucidato e Ubaldo Visconti giudice già di Gallura lo divenne anche di Torres. Inallora fu che il Visconti si addimostrò verso Sassari qual mite Signore, accordandole per primo – una carta di franchigie e  poi restringendo la sua signoria su di essa ad un annuo tributo che la Comune dovevagli pagare in tante libre d'argento.

geografia, lingua, storia

p. 72
Esso era un vasto edifizio medievale eseguito con pietre rozze, più largo per verso della facciata che sui fianchi. Aveva le finestre a sesto acuto dimezzate da una colonnetta che servivano a dare all'opera un certo carattere gotico. Sull'estremo canto della facciata e precisamente nel mezzo, sporgeva un ballatoio a cui salivasi per due ordini di scalinate: quivi si apriva il portone, che era ben afforzato da lastre di ferro e da chiodi. All'ovest il palagio aveva attiguo un giardino cinto da un alto muro.

arte

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