Marcello Cossu
Cagliari, Tipografia del Corriere di Sardegna, 1875
Violetta del Goceano. Romanzo contemporaneo
Marcello Cossu
p. 184
Il suo viso si copriva di rossore.
pp. 186-187
Allora come se fosse tocco da una commozione galvanica, trasalì, levossi e fece alcuni passi dietro a Violetta.
p. 187
Eppure i nostri labbri rimanevano immoti sul comune desìo.
p. 190
Mi valsi d'un pronubo nella persona fidatissima d'un compare, il quale nella sera successiva a quell'incontro sarebbesi presentato a signor Efisio a perorarne la causa. - Io era rimasto in una trepidante aspettazione; non appena rientrò il pronubo, gli corsi intorno per domandarlo. Signor Efisio a prima giunta avea mostrato sorpresa della richiesta; ma poi se n'era tenuto contento.
p. 190
Chi non ha provato quanto pesi la croce d'una domanda di matrimonio, scrive l'illustre romanziere Salvatore Farina, non può dire fin a dove giungano le miserie del cuore.