Marcello Cossu
Cagliari, Tipografia del Corriere di Sardegna, 1875
Violetta del Goceano. Romanzo contemporaneo
Marcello Cossu
p. 98
La terra che placida s'addormenta nell'inverno, che giuliva si risveglia in primavera, che bionda e ricca s'appresta nella state, e che deliziosa si rende in autunno.
p. 99
Non odi tu gli uccelli gorgheggiare lietamente? - gl'insetti ronzare allegramente, i quadrupedi mandare festevoli grida, i pesci guizzare con letizia, e i rettili strisciare con certe lor spire voluttuose?
p. 100
Guarda un pò, mi dice ella << ci ho inserito degli amaranti... e vè, contro il divieto di mamma, la quale non vuole che io svelga di tali fiori per essercene in giardino un solo cespo, per averli tutti consacrati a lui!
p. 100
Mammà me lo fa spesso vedere dipinto in un amuleto che si tiene sempre indosso... Ose vedessi! Se vedessi com'era bello mio papà.
p. 100
E la bambina sollevava la cerule pupilla al firmamento con tal'aria di pietà, con tale espressione di mestizia, che m'intenerì fino alle lacrime.