Marcello Cossu
Cagliari, Tipografia del Corriere di Sardegna, 1875
Violetta del Goceano. Romanzo contemporaneo
Marcello Cossu
p. 88
Devi sapere prima di tutto che la mia Beatrice è un'assai bella ragazza – una Calliope incarnata!- Ha gli occhi grandi, del colore del firmamento quando è sereno; i capelli biondi, anzi biondissimi.... << Sono d'ultimo gusto!.. >> << Ed io che vò matto per i capelli biondi! - Ha un bocchino rosato, eloquente, dolcissimo.
p. 89
Prendo insomma ad avvicinarmi più a lei, tanto che in men d'un mese il mio negozio sarebbe stato bello e conchiuso, se il cane del prete non vi si fosse dichiarato avverso.
p. 89
Io già aveva ammirato Beatrice, però senza farci su di progetti; or ella diventava il subietto de' miei pensieri.
p. 90
Noi leggevamo un giorno per diletto il libro di Dante, la Divina commedia e precisamente il canto V dell'inferno. - Eravamo soli e senz'alcun sospetto.... Beatrice sembrava estasiata dalla soave armonia di quei versi; io la contemlava immobile, seduto al fianco di lei! Per più fiate gli occhi ci sospinse Quella lettura, e scolorocci il viso: Ma solo un punto fu quel che ci vinse. Quando leggemmo: Amor ch'a null'amato amor perdona Mi prese del costui piacer si forte..... Inallora Beatrice tutta tremante lasciò cadere il libro in terra; io aveva ripetuto: Mi prese del costei piacer si forte.... Ella non potè sostenere più il fascino dei miei sguardi, si levò in piedi e conchiuse: Galeotto fu il libro e chi lo scrisse.
pp. 90-91
Paolo mi presentò alle sue due sorelle - un pajo di forosette grassotte e contente come pasque - alle quali volli per cortesia stringere la mano, che mi cedettero non senza manifesta ritrosia. E proprio un affar serio; nei nostri villaggi, non c'è caso di poter introdurre questo tratto di civiltà; le nostre donne hanno una grossa paura da toccar la mano d'un uomo, specialmente s'è forestiero; pare, per loro debba cascare il mondo a compiere quell'atto che spesso risponde ai fraterni moti del cuore. Intanto le sorelle di Paolo furono in faccende per poterci presentare una tazza di caffè. - E' costume di quei villaggi offrire il caffè al passeggiero, a qualunque ora venga a casa.