Marcello Cossu
Cagliari, Tipografia del Corriere di Sardegna, 1875
Violetta del Goceano. Romanzo contemporaneo
Marcello Cossu
pp. 44-45
Sono i principii, onde mi son conformato fin dai verdi anni miei, cullati dalle angustie.
p. 45
Fia meglio armarsi di rassegnazione - debellare le proprie passioni e subire imperterrito le fasi della vita, che tutte non possono essere sparse di rose, né di triboli e spine!
p. 46
Ma dimmi, o Riccardo, come colei potè sovrastare al cumulo di tante ambascie?
p. 46
Ella poi veste sempre a lutto – lavora indefessamente – prega caldamente Dio, che la chiami al suo seno, e si martira il corpo con ogni sorta di mortificazioni, e con stoica indolenza... O, ella è pur degna del perdono di Dio e del compatimento degli uomini!
p. 47
Intanto preso commiato dall'ostessa, inforcammo i nostri cavalli e partimmo di carriera dalla città di Ozieri.